Si chiude il 128° Consiglio nazionale della Fabi: la spinta al nuovo ccnl Abi rinnovato lo scorso 23 novembre. Quattro giorni di lavori agli East End Studios di Milano con più di 2mila persone. La replica del segretario generale Lando Maria Sileoni.
Il contratto nazionale dei bancari che plana sulle assemblee dei bancari, l’intelligenza artificiale, la banca digitale che è già una realtà, i tassi di interesse e la posizione della Banca centrale Europea.
Sono solo alcuni dei temi affrontati a Milano durante i quattro giorni di lavori del 128° Consiglio nazionale della Fabi, prima organizzazione sindacale nel settore del credito, che si è concluso ieri. Una platea di duemila persone, gli East End Studios, ha partecipato ai dibattiti alternati sul palco con ospiti protagonisti del settore nel credito e non solo. Gianrico Carofiglio, Stefano Massini, Donato Masciandaro, Dario Fabbri, Barbara Puschiasis, Leopoldo Gasbarro, Francesco Manacorda, Sebastiano Barisoni, Luca Di Bartolomei, Eleonora Viscardi, Roberto Arditti, Alessandra Ghisleri, Giovanni Orsina, Massimiliano Valerii, Michele Brambilla, Manuela Donghi, Giuseppe Cruciani e Nicola Porro; e poi Giuseppe De Filippi, Jole Saggese, Francesco Vecchi, Andrea Pancani, Frediano Finucci, Cristina Casadei, Rita Querzè: sono alcuni dei protagonisti che hanno acceso il dibattito. Senza dimenticare la presenza di esponenti del mondo politico, come il senatore Francesco Zaffini che, interessato dalla Fabi, ha aiutato a trovare la soluzione alla questione dei fringe benefit. Sul palco della 4 giorni dal titolo “Nothing about us, without us, is for us: contratto 2023” c’è stata anche la rivelazione della “belva” Sileoni, in cui il segretario generale è stato intervistato da Francesca Fagnani.
Più di 60, durante in quattro giorni, gli interventi dei delegati – che hanno toccato tutti gli argomenti politicamente e tecnicamente rilevanti – a cui ha risposto Sileoni uno per uno: dall’applicazione del contratto nazionale dei gruppi al rinnovo del ccnl nel settore del credito cooperativo, dalla banca digitale alla nuova organizzazione del lavoro. Il responsabile del Dipartimento Welfare della Fabi, Vincenzo Saporito, ha parlato della previdenza complementare, mentre Anna Maria Landoni ha scattato una fotografia del settore della riscossione. L’avvocato Paolo Berti ha inquadrato il rinnovo del ccnl Abi nel panorama giuslavoristico del Paese.
Non è mancato il focus sul settore che ha appena assistito ad un rinnovo contrattuale senza precedenti, sia per la rilevanza della sua parte economica, sia per le profonde innovazioni della parte normativa, con l’attenzione alla tutela delle donne, ai giovani, ma anche con un occhio attento ai profondi cambiamenti che la banca digitale, e più in generale, l’intelligenza artificiale, porteranno. E ora che il contratto nazionale è fatto la palla passa ai coordinamenti di gruppo, la partita si sposta nelle trattative aziendali.
I quattro giorni del Consiglio hanno anche registrato la partecipazione dei rappresentanti dell’Abi, dei vertici di Federcasse e dei responsabili delle relazioni industriali dei maggiori gruppi bancari del Paese. L’ultima giornata di lavori, dopo l’intervento del Presidente del Centro studi sociali Pietro Desiderato, Gianfranco Amato, dedicato all’intelligenza artificiale, si è conclusa con l’attesa relazione finale del segretario generale Lando Maria Sileoni. Che nel suo intervento di chiusura ha fatto il punto sui lavori del Consiglio Nazionale. “Siamo completamente soddisfatti dei risultati raggiunti col nuovo contratto: tutti quelli che ci eravamo proposti. E dalle assemblee dei lavoratori bancari ora ci aspettiamo la conferma di avere lavorato bene – ha spiegato Sileoni- col nuovo contratto dei bancari l’obiettivo più importante che abbiamo raggiunto è stato quello di recuperare del potere di acquisto delle retribuzioni. L’aumento di 435 euro medi al mese e il ripristino normale del Tfr che per qualche anno era stato congelato portano nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori bancari importi importanti”.
Ora, dunque, è tempo della condivisione del nuovo contratto nelle assemblee dei lavoratori. “Nei vari gruppi bancari ci saranno iniziative e confronti con le aziende sui cambiamenti organizzativi come la banca digitale e lo smart working” ha sottolineato Sileoni, secondo cui “sul fronte delle relazioni sindacali è stato importante avere recuperato il rapporto coi lavoratori che si stava in qualche momento incrinando. Con la firma del contratto abbiamo dato lustro e prestigio a una categoria che in molti volevano appiattire”. Sileoni ha delineato il ruolo dei lavoratori bancari nella banca del futuro: “Il direttore di filiale come l’impiegato bancario dietro lo sportello conosce il territorio, la potenzialità della azienda per crescere e quanto merito creditizio può essere assegnato” ha evidenziato il segretario generale della Fab: “È un riferimento personale e sociale in una comunità e credo che questo l’intelligenza artificiale non possa sostituirlo”.
Tutti i contenuti, le foto, le musiche e i dettagli del 128° Consiglio nazionale sono disponibili sul sito https://consiglio128.fabi.it.